Mamme e medici insieme, in difesa del latte materno dall’inquinamento
E’ partita la
Campagna Nazionale in Difesa del Latte Materno dall’inquinamento
“Il latte materno è un Bene Comune di inestimabile valore. È forse il primo bene, il primo dono d’amore che un piccolo riceve nella vita. Non è uguagliabile da alcun sostituto artificiale o animale. È fonte di benessere e salute per la mamma e per il bambino, ma anche per la società e per l’ambiente, ma mai come oggi, al pari di altri beni comuni, è minacciato dal profitto e dall’inquinamento e va pertanto difeso e salvaguardato.”
Così si apre il manifesto della campagna, promossa da associazioni di medici e di genitori ((ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente, IBFAN Italia, MAMI – Movimento Allattamento Materno Italiano, ACP – Associazione Culturale Pediatri, Minerva p.e.l.t.i. onlus, PeaceLink, Gruppo Allattando a Faenza, Mamme per la Salute e l’Ambiente onlus – Venafro)) che, con diverse mission, si sono trovati sotto il comune denominatore della protezione della salute infantile, nel nostro Paese sempre più minacciata da impianti industriali e di smaltimento dei rifiuti che rilasciano nell’ambiente sostanze altamente tossiche quali la diossina.
Il latte materno “inquinato” (che, precisa il Manifesto, è comunque preferibile ai latti in formula perché garantisce comunque esiti di salute migliori per i bambini, i quali sono già stati esposti in utero ad agenti tossici) diventa il simbolo, la cartina al tornasole, dell’entità dell’inquinamento ambientale.
Tra le azioni che la Campagna si propone c’è la ratifica della convenzione di Stoccolma, la richiesta di attuazione di un biomonitoraggio a campione del latte materno, per mappare le zone più inquinate e rendere consapevoli i cittadini di informazioni che spesso vengono occultate.
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